Salse per il sushi: i condimenti giapponesi migliori
Salse per il sushi, quali sono le migliori?
Le salse più buone e utilizzate sono sicuramente la salsa di soia, il wasabi, la ponzu, la gustosissima teriyaki, la tsuyu. Ma queste sono solo alcune delle salse giapponesi che possono essere utilizzate per accompagnare degli ottimi sushi roll!
Gli abbinamenti tra salse e tutti i diversi tipi di sushi sono innumerevoli, la varietà di condimenti consente di esaltare e valorizzare il sapore del sushi nel migliore dei modi.
Se sei un amante del sushi, continua a leggere il nostro articolo per scoprire nel dettaglio le migliori salse per sushi!
Salsa di Soia
La salsa di soia è un condimento tipico della tradizione culinaria orientale. Nonostante le sue origini siano cinesi, la ritroviamo in moltissimi piatti giapponesi, coreani e indiani. In Italia e nei paesi occidentali è arrivata qualche decennio fa, quando sono nati i primi ristoranti asiatici. Oggi la possiamo trovare in vendita anche nei supermercati della grande distribuzione ed è utilizzata per insaporire piatti a base di carne, pesce e verdure. La salsa di soia ha una consistenza densa e ha un colore scuro, dal sapore sapido e aromatico, definito umami (sapore di carne dato dal glutammato). Gli ingredienti base per la realizzazione della salsa di soia, secondo la ricetta tradizionale, sono:
- semi di soia;
- frumento;
- acqua;
- sale.
Ma non tutte le salse di soia vengono realizzate allo stesso modo, ne esistono vari tipi a seconda delle materie prime utilizzate, ad esempio:
- Shoyu: ottenuta dai semi gialli di soia e frumento tostato, tipica del Giappone.
- Tamari: ottenuta solo da soia gialla o con minime quantità di grano, tipica della Cina e tra le salse di soia tradizionali giapponesi.
Entrambe subiscono un processo di fermentazione naturale che dura 12-18 mesi.
Come usare la salsa di soia?
La salsa di soia può essere utilizzata in purezza, oppure aggiunta ad altri condimenti come aceto, succo di agrumi, zenzero, olio e sesamo. Solitamente viene versata in una piccola ciotolina e accompagnata al sushi o al sashimi, ma fate attenzione ad immergerli nella parte giusta! La maggior parte dei sushi lover non sa che immergere il sushi dalla parte del riso è sbagliatissimo, perché rischiate di sfaldare il roll e alterare il suo sapore. Il sushi va immerso nella soia dalla parte del pesce e mangiato in un sol boccone.
Leggi anche: Soia: proprietà e utilizzi.
Salsa Wasabi
Il wasabi è una salsa giapponese di colore verde, dall’odore e sapore forte, intenso e piccante. Viene commercializzata sotto forma di radice da grattugiare finemente oppure in pasta ed in salsa, il più delle volte all’interno di un tubetto. Dopo la salsa di soia, una delle salse più apprezzate per accompagnare il pesce crudo come il sushi o il sashimi, oppure viene aggiunto alla salsa di soia e per condire verdure e insalate. Nota anche con il nome di namida, che significa lacrima, perché se viene consumato in dosi eccessive induce la lacrimazione degli occhi, perciò se non siete abituati ai cibi piccanti, utilizzatelo con parsimonia. Per preparare la salsa wasabi si possono utilizzare i seguenti ingredienti, avendo cura di mescolarli sino ad ottenere una pasta omogenea, come quella servita nei ristoranti giapponesi:
- olio di sesamo;
- zucchero;
- salsa di soia;
- aceto di riso;
- radice di Wasabi grattugiata.
Salsa Teriyaki
La salsa Teriyaki è una salsa agrodolce tipica della cucina giapponese. Viene utilizzata come condimento di piatti a base di pesce, sushi e sashimi, ma anche in abbinamento a pietanze a base di carne o riso.
Per prepararla si usa:
- salsa di soia;
- sakè;
- mirin ( sakè dolce );
- zucchero (oppure miele).
Il salato della salsa di soia ed il dolce del mirin e dello zucchero, conferiscono alla salsa Teriyaki un’aroma agrodolce molto caratteristico. In alcuni casi si può aggiungere anche lo zenzero grattugiato e/o aglio in polvere. Per realizzare la salsa basterà versare tutti gli ingredienti in un pentolino e scaldare a fuoco basso, mescolando il composto fino a portarlo ad ebollizione. Quando la consistenza sarà abbastanza densa, lasciatela raffreddare, accompagnatela alle vostre pietanze e conservatela in frigorifero.
Salsa Ponzu
La salsa Ponzu ha un aspetto molto simile alla salsa di soia ma il suo aroma è decisamente più aspro e agrumato. Questa salsa viene spesso utilizzata per marinare le verdure o la carne, condire le insalate e il pesce crudo. Il suo perfetto equilibrio tra il sale della salsa di soia, l’acidità dell’aceto di riso e dei limoni, la dolcezza del mirin e dell’arancia, la rende perfetta per accompagnare molti piatti della cucina nipponica.
Come si prepara la salsa ponzu? La salsa Ponzu viene preparata facendo bollire:
- sakè;
- mirin insieme ad aceto di riso;
- succo di limone e d’arancia;
- katsuobushi (fiocchi filetti di tonnetto striato essiccato, fermentato e affumicato);
- alga kombu.
A fine cottura il liquido sarà filtrato per eliminare eventuali residui di katsuobushi e kombu.
Leggi anche: Salsa Ponzu: cos’è, sapore e caratteristiche.
Salsa Tsuyu
La Tsuyu è una salsa o brodo concentrato a base di salsa di soia e brodo dashi preparato con scaglie di pesce ed alghe. Può essere usata come salsa per dare un tipico gusto di salsa di soia e pesce a moltissimi piatti giapponesi oppure può essere diluita e utilizzata come brodo per i noodles o per intingervi la tempura.
Come si prepara la salsa Tsuyu? La Tsuyu viene preparata facendo sobbollire mirin in un pentolino finché non sparisce l’odore di alcool, poi si aggiunge salsa di soia, alga kombu e katsuobushi. Si riporta a ebollizione e dopo qualche minuto viene ultimata la cottura a fiamma bassa per altri cinque minuti; infine viene setacciata per liberarla dai residui di kombu e katsuobushi.