La storia del sushi
La storia del sushi inizia intorno al quarto secolo, quando nel sud est asiatico per conservare il pesce si usava eviscerarlo, salarlo e avvolgerlo nel riso cotto. Questa tecnica di conservazione del pesce, che sfruttava la fermentazione del riso, venne diffusa in Giappone dalla Cina o dalla Corea tra il quarto e l’ottavo secolo e ha dato origine al sushi.
Inizialmente il riso usato per la conservazione non veniva mangiato, mentre tra il ‘Quattrocento e il ‘Seicento si iniziò a consumarlo col pesce: allora la storia del sushi diventa la storia di un vero e proprio piatto. Tra il ‘Seicento e l’Ottocento circa a Tokyo la fermentazione del riso venne sostituita con l’aggiunta dell’aceto al riso bollito e la storia del sushi si avvicina sempre di più ai giorni nostri. Nell’Ottocento il sushi si vendeva nelle bancarelle vicino al porto di Tokyo e negli anni Venti del Novecento si andò diffondendo in tutto il Giappone.
Il sushi oggi: come si prepara il sushi e come si mangia
Sono molti i tipi di sushi tra cui si può scegliere: Uramaki, Nigiri, HosoMaki e altri ancora. Vedere come si prepara il sushi e ammirare le mani capaci degli chef è comunque, a prescindere dal tipo di sushi, molto affascinante.
Per capire come si prepara il sushi si può prendere ad esempio un Uramaki (rotolino di riso con alga all’interno e riso all’esterno). Dopo aver preparato il riso* si procede in questo modo:
– si dispone un’alga Nori su una stuoietta di bambù coperta di pellicola trasparente e vi si stende il riso
– si versano sul riso dei semi di sesamo o delle uova di pesce volante
– si gira l’alga e alla sua metà si mettono gli ingredienti scelti, come l’avocado
– si arrotola premendo bene sui lati e quindi si taglia, dopo aver bagnato il coltello