Gyoza: caratteristiche e curiosità sui ravioli giapponesi
In questo articolo scopriremo le caratteristiche dei ravioli giapponesi gyoza, la ricetta e le differenze con i ravioli cinesi.
- Cosa sono i Gyoza
- Le differenze tra i ravioli cinesi, giapponesi e coreani
- Differenti tipi di cottura
- La ricetta dei Gyoza al vapore
Cosa sono i Gyoza
I Gyoza derivano dalla versione cinese dei jiaozi. Tipicamente il nome Gyoza viene scritto con i kanji, e viene pronunciato giaozi.
Si tratta di fagottini ripieni di carne o verdure, serviti con salsa di soia in cui intingerli, insieme all’aceto di riso e al rayu.
Questo piatto tipico giapponese viene venduto anche nei supermercati del Giappone, anche nella versione surgelata. È, inoltre, possibile trovare i quadratini di pasta fresca pronta per la farcia fatta in casa.
Tra i piatti tipici della cucina giapponese spiccano tra tutti i ravioli, fagottini ripieni di carne o di verdura dalla consistenza morbida e succosa.
Questi ravioli al vapore sono, inoltre, presenti anche nella cultura cinese e coreana assumendo nomi diversi. I Gyoza sono la versione giapponese del raviolo, e richiede una preparazione differente rispetto alle altre due.
I Gyoza brasati vengono serviti come antipasto nei ristoranti di ramen e nei ristoranti cinesi in Giappone. In più, spesso vengono venduti nelle bancarelle durante particolari ricorrenze come feste popolari, fiere e così via.
Le differenze tra i ravioli cinesi, giapponesi e coreani
La differenza principale tra le tre varietà di gyoza al vapore non sta tanto nel condimento, né tantomeno nella pasta. La differenza principale è proprio il gusto del raviolo.
Nella versione giapponese, infatti, si sente molto di più l’aglio, mentre gli altri sapori sono decisamente più delicati. Inoltre, i gyoza al vapore sono molto più leggeri e hanno una consistenza più sottile. Da noi a Roma Prati e a Roma Aventino, potete gustarli grigliati con salmone, aglio cipollino e olio di sesamo. Oppure, con pollo, verza e erba cipollina.
I ravioli coreani, invece, sono ripieni di maiale, bovino, noodles, bovino o kimchi e spesso sono fritti per creare una pasta croccante alla superficie. La versione al vapore, inoltre, viene immersa nella salsa di soia e nella salsa piccante.
I ravioli al vapore cinesi di solito sono ripieni di carne tritata di maiale, bovino, agnello, pesce, gamberi o pollo, a volte mescolati con verdure come scalogno, cipollotti, erba cipollina o cavolo. Sono, infine, accompagnati da salsa di soia con l’aggiunta di aglio, zenzero, aceto di riso, aceto, salsa piccante o olio di sesamo.
Differenti tipi di cottura
Nella cultura giapponese certamente sono più famosi i gyoza al vapore, ma sorprenderà sapere che le modalità di cottura sono ben tre.
In Giappone, infatti, la versione più popolare è quello di brasato, chiamato yaki-gyoza, nel quale i gyoza vengono prima fritti su un lato finché non si crea una superficie croccante e poi si aggiunge l’acqua e si copre con un coperchio finche la parte superiore non si cuoce al vapore. In genere, i ravioli brasati vengono serviti nel bento, il cestino da pranzo giapponese.
I gyoza bolliti sono solitamente cucinati in brodo, mentre i ravioli fritti vengono cotti immersi nell’olio.
La ricetta dei gyoza al vapore
Ingredienti per la pasta
400 gr di farina
120 ml d’acqua
Un pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno
500 gr di macinato di maiale 1⁄2 cespo di cavolo
2 spicchi d’aglio
2 cipollotti
50 gr di zenzero fresco Sale
Pepe
Preparazione
Per il ripieno: grattugiare lo zenzero, tritare gli spicchi d’aglio e il cavolo, evitando la parte centrale. Tagliare a rondelle i cipollotti e mescolare gli ingredienti, insieme al macinato di maiale, in una ciotola aggiungendo un pizzico di sale e di pepe.
Per la pasta: impastare acqua e farina con un pizzico di sale fino ad ottenere un composto omogeneo. Dividere il composto in due e appoggiarlo su una superficie infarinata. Stendere la pasta e tagliare delle rondelle di poco meno di un centimetro di spessore. Appiattire le rondelle leggermente con un mattarello fino ad ottenere un disco di 6-7 cm di diametro sottilissimo.
Con un cucchiaio porre il condimento al centro del disco di pasta, inumidire le estremità con un pennello bagnato d’acqua e chiudere il disco formando delle pieghe sul bordo.
Per la cottura: versare l’olio su una padella antiaderente da scaldare a fuoco vivace. Porre i gyoza in piedi con la chiusura verso l’alto e lasciare soffriggere fino a creare una base croccante. Versare quindi un bicchiere d’acqua nella padella e chiudere il coperchio. Lasciare cuocere finché il vapore non avrà cotto l’intero raviolo. Abbassare il fuoco e aspettare che l’acqua non si sia asciugata quasi del tutto. Servire caldi.