La differenza tra sushi e sashimi
Le parole sushi e sashimi evocano immediatamente l’ormai popolarissima cucina nipponica, e nell’immaginario collettivo molto spesso questi due termini creano confusione, sono considerati sinonimi o vengono identificati come la stessa cosa. L’equivoco sta nel fatto che di frequente i due cibi hanno il comune denominatore del pesce, ma in base agli ingredienti utilizzati, può trattarsi di due piatti ben distinti. Di seguito alcune indicazioni per capire cosa hanno in comune e in cosa sono diversi.
Di sushi non c’è ne è uno solo
La parola sushi può essere tradotta con il termine italiano: aspro, e non indica una specifica ricetta ma bensì un’intera categoria di piatti. Per rendere meglio l’idea si potrebbe dire che l’omologo nostrano del sushi è la pasta, che va cucinata in tante maniere e abbinata agli ingredienti più disparati. Allo stesso modo il sushi ha come alimento principale il riso bianco cotto, condito con aceto, sale e zucchero, ciò che cambia è il ripieno, l’accompagnamento, nonché il procedimento di preparazione e presentazione scenografica. Le varianti più comuni di sushi prevedono: uova, pesce (crudo, cotto o grigliato), alghe o verdure, questi dettagli insieme al condimento, conferiscono inoltre un particolare nome al tipo di sushi.
Come se non bastasse vi sono anche le contaminazioni gastronomiche dei paesi di importazione, con rispettivi adattamenti e rivisitazioni, che contribuiscono ad espandere ancora di più la galassia del sushi. Le specie ittiche più utilizzate sono: salmone, orata, branzino, polpo, tonno e gamberi in tempura. È così che nascono:
- Uramaki. Rotolini di riso decorato da semi di sesamo o uova di pesce, con ripieno di alga, verdure e pesce.
- Temaki. Noto anche come sushi brasiliano, è un cono di alga ripieno di riso e pesce crudo.
- Nigiri. Si presenta come una fettina di pesce crudo adagiata su un cubetto di riso.
- Gunkan. Cilindro di riso avvolto nell’alga nori con farcitura di pesce e uova nella parte superiore.
- Onigiri. Riso amalgamato in forma triangolare con farcitura di alghe.
- California Roll. Interpretazione americana con esterno composto da semi di sesamo tostati, a base di riso, pesce crudo, ripieno di avocado e cetriolo.
- Hosomaki. Sono degli uramaki più piccoli e con l’alga collocata all’esterno mentre la farcitura è quasi sempre base di verdure
Identikit del sashimi
Il sashimi è sostanzialmente un piatto di pesce crudo tagliato a fettine, abbinato ad altri ingredienti o spezie (salsa si soia o wasabi) e senza l’aggiunta di riso o altri alimenti.
Le specie ittiche più utilizzate per il sashimi sono: calamari, gamberetti, tonno, polpo, seriola, pesce palla, ricci di mare, sgombro, ricciola, capesante e salmone. Alcune rivisitazioni prevedono inoltre carne di cavallo, di manzo o di pollo.
Qual è la differenza tra sushi e sashimi?
Una volta descritte le rispettive caratteristiche del sushi e del sashimi sono ora forse più chiari i punti in comune e le loro differenze. Per fugare ogni eventuale dubbio le evidenziamo di seguito:
- Il sushi può contenere anche pesce cotto mentre il sashimi è rigorosamente fatto con pesce crudo.
- Il sashimi non prevede assolutamente il riso mentre quest’ultimo ingrediente è la base del sushi.
- Il sushi è decisamente più calorico del sashimi ma più povero dal punto di vista nutrizionale. L’aggiunta di vari ingredienti e i diversi sistemi di cottura, lo rendono meno magro e possono far perdere alcune proprietà naturali degli alimenti.
- Il sashimi è più costoso in quanto esige l’utilizzo di solo pesce o parti di esso molto pregiate, scelte accuratamente.
- Il sushi può essere mangiato anche con le mani mentre il sashimi va toccato solo con le bacchette, senza morderlo o spezzettarlo, ma gustato in un solo boccone.