Il mondo dei noodles: cosa sono e quali sono gli ingredienti
I noodles hanno ormai conquistato il mondo. Merito della loro versatilità in cucina – possono essere conditi in moltissimi modi e hanno dei ridotti tempi di cottura. Vengono spesso definiti “spaghetti orientali”, ma in realtà racchiudono molte differenze con la famosa pasta italiana. A partire proprio dalla loro preparazione.
Chi non li ricorda nei celebri cartoni animati giapponesi degli anni Ottanta? Oggi i noodles si possono trovare in molte varianti e rappresentano uno dei piatti più conosciuti e apprezzati della cucina orientale. Conosciamoli meglio:
Cosa sono i noodles
La parola noodle deriva dal termine tedesco nudel. La storia di questo alimento affonda le radici a più di 4000 anni fa, in Cina, preparati con il miglio. Ma i noodles di cosa sono fatti? Al contrario della nostra pasta e in particolare degli spaghetti- realizzati con farina di grano duro e trafilazione meccanica – possono essere preparati con acqua, a volte anche con l’aggiunta di uova, e diversi tipi di farine. Per esempio farina di grano saraceno, mais, riso, soia, fagiolo mungo, patata dolce e persino alghe. Vengono tagliati direttamente dalla sfoglia ottenuta e la loro cottura dipende anche dalla tipologia. Solitamente vengono cotti in pochi istanti in acqua bollente salata, ma in alcune preparazioni vengono fritti nell’olio, oppure scottati e saltati in una wok. Freddi, caldi, saltati o in brodo, si abbinano alla perfezione con carne, verdure e anche il pesce. I noodles al pollo e i noodles all’uovo sono tra i “grandi classici” da provare almeno una volta nella vita! Alimento ricchi di amido, contiene inoltre fibre, vitamine e minerali; le calorie dei noodles dipendono dalla loro preparazione, ma in generale: i noodles di riso cotti contengono circa 109 calorie per 100 gr; i noodles all’uovo cotti contengono circa 138 calorie per 100 gr.
I noodles nella cucina giapponese
I noodles si trovano in molte ricette della tradizione culinaria non solo giapponese, ma anche cinese, thailandese, coreana, filippina e vietnamita. In Giappone divennero particolarmente famosi e diffusi durante la II guerra mondiale, quando rappresentarono uno dei pochi alimenti disponibili durante periodi di scarsità di cibo
I noodles possono essere freschi o secchi, sia integrali e non. Quelli giapponesi sono principalmente di cinque tipi:
- soba;
- udon;
- somen;
- ramen
- shirataki.
Soba
I soba sono i noodles più conosciuti in Occidente: di grano saraceno, hanno un colore marrone e possono essere consumati sia caldi che freddi, di solito con carne e verdure. Ma sono buonissimi anche aggiunti a una zuppa.
Udon
Gli udon sono realizzati con farina di grano tenero. Hanno una consistenza più “gommosa” e sono un po’ più spessi rispetto ai Soba, ma sempre da mangiare freddi oppure caldi, con vari condimenti.
Somen
I somen sono ancora più sottili, possono vantare un sapore raffinato e vengono serviti freddi.
Ramen
I ramen sono piuttosto corposi, realizzati con farina di frumento e uovo, ingrediente che gli dona anche il caratteristico colore giallo. Noodles cinesi di origine, vengono preparati in brodo, con carne e verdure, ma anche pesce e uovo come condimento.
Shirataki
Gli shirataki sono fini e leggeri, ricavati dalla pianta di Konjac, tipica dei paesi orientali; sono caratterizzati da un basso apporto calorico.
Parlare di noodles significa parlare non solo di ingredienti e condimenti, di farine e di lavorazione, ma anche di storia e tradizione. Piatto dalle mille sfumature e in grado di accontentare anche gusti diversi tra loro, i noodles non possono mancare sulla tavola di tutti coloro che amano il cibo e la cultura giapponesi.
Una curiosità: in Giappone i noodles hanno anche un museo. Il “CupNoodles Museum” si trova sia a Osaka che a Yokohama e celebra i noodles “istantanei”, che vengono venduti un po’ ovunque nei supermercati.